Segnalo una riflessione del sociologo Eric Klinenberg dedicata al destino delle biblioteche apparsa sulla rubrica delle opinioni del New York Times ("To Restore Civil Society, Start With the Library", https://www.nytimes.com/2018/09/08/opinion/sunday/civil-society-library.html). La tesi del sociologo fa parte di una più ampia indagine che intende approfondire il ruolo delle "infrastrutture sociali" (luoghi e organizzazioni che modellano il modo un cui i cittadini interagiscono) nel contrasto all'ineguaglianza e al declino della vita civile. Klinenberg è ottimista in quanto oppone alla crisi delle biblioteche americane (chiusure di sedi, tagli dei fondi, diminuzione del personale, ecc.) l'attaccamento dei cittadini a un'istituzione da sempre percepita come vicina alla loro esistenza. Le biblioteche sono un luogo, scrive lo studioso, in cui persone con cultura, passioni e interessi diversi possono prendere parte a una cultura democratica vissuta in modo attivo. Chi volesse approfondire le origini di questa visione delle biblioteche può trovare degli spunti interessanti nel recente articolo di Anna Galluzzi "The library faith: miti e realtà della public library americana" su AIB Studi (http://aibstudi.aib.it/article/view/11750/11151).