
Sull'utilizzo di Wikipedia (WP) come strumento di studio segnalo un articolo apparso sul quotidiano francese Liberation (leggi qui). Si tratta di un'intervista ad un ricercatore che prende le difese dell'enciclopedia on-line rispetto ai recenti attacchi lanciati dall'Inghilterra e dagli Stati Uniti (vedi logo e motto qui a fianco riportati).
Queste reazioni si basano su tre critiche di base: 1) WP contiene errori; 2) Gli studenti l'utilizzano come fonte primaria senza verificare le informazioni; 3) l'enciclopedia in linea è facilmente accessibile e dunque "ricopiabile". Il ricercatore francese invita invece a pensare a a WP non soltanto come ad una enciclopedia, ma "come a un progetto enciclopedico e un bene comune dell'umanità". L'avvento di WP ha poi messo in luce due fenomeni: "la babelizzazione di coloro che sono in grado di dare dei pareri" (la traduzione è libera); il superamento dei circoli accademici nella co-costruzione del sapere.
Queste reazioni si basano su tre critiche di base: 1) WP contiene errori; 2) Gli studenti l'utilizzano come fonte primaria senza verificare le informazioni; 3) l'enciclopedia in linea è facilmente accessibile e dunque "ricopiabile". Il ricercatore francese invita invece a pensare a a WP non soltanto come ad una enciclopedia, ma "come a un progetto enciclopedico e un bene comune dell'umanità". L'avvento di WP ha poi messo in luce due fenomeni: "la babelizzazione di coloro che sono in grado di dare dei pareri" (la traduzione è libera); il superamento dei circoli accademici nella co-costruzione del sapere.