
Qualche mese fa, dovendomi occupare di documentazione, ho cercato in rete una copia digitale del Traité de documentation (1934) , testo importante quanto introvabile, di Paul Otlet (foto). Dopo alcune ricerche l'ho trovato e scaricato. Si tratta di una scansione non perfetta, in fortmato pdf, ma il testo è leggibile e soprattutto integrale. Questo l'indirizzo: https://archive.ugent.be/handle/1854/5612 localizzato come l'archivio istituzionale dell'Università di Gand (Belgio). Il link non funziona più e se provate ad accedere dalla biblioteca universitaria troverete un messaggio di server non disponibile. Cosa è successo? nessuno lo sa. Tuttavia se ci si collega alla pagina della biblioteca (http://lib.ugent.be/index_en.shtml) si apprende che l'Università di Gand ha aderito al progetto Google di scansione di testi non più soggetti al copyright. Alcune centinaia di testi sono già consultabili attraverso Google libri. Si può dunque ipotizzare che l'Università abbia temporaneamente sottratto ad una visione diretta i documenti già digitalizzati autonomamente per riproporli (quando?) sotto la bandiera colorata del colosso dei motori di ricerca. Niente di illegale, s'intende. Ma allora perché non informare gli utenti? E soprattutto vogliamo analizzare meglio la politica di digitalizzazione di Google? In Italia se ne è discusso poco.